Quadro d'autore

Una pennellata di realismo, una affresco di misticismo, un tocco di rococò, ecco il quadro che farò. Non voglio ritrar nessuno, per non far torto a tutti. Chiederò a madre natura di posare per me, nuda e semplice, sorridente, trasparente, un po' velata, quel tanto che serve per essere poi ammirata. Un quadro con un alone di gelosia, che attiri tutta la vostra simpatia.

Un quadro d'autore non guarda in faccia neppure al Signore; quel che c'è da ritrarre, ritratto sia; e quando il ritratto è fatto, non chiedere mai alla gente se deve essere rifatto. Anche il più disgustoso e impertinente, non deve essere fatto a gusto della gente. Deve restare così, come ben sapeva il famoso Alì: dalì a là il gusto non si fà.

Tutto quello che è ritratto sorge sempre da chi è un po' matto; l'arte della fantasia è pennellata di follia; tavolozza e i suoi colori non ne restan fuori; e se usi i suoi pennelli, non pensare sian più belli; sono grezzi e disgraziati, perchè spesso sono usati; l'arte della fantasia dalla morte non va via.

Il ritratto naturale piace sempre e sempre vale; ma è il tocco del pennello che lo rende a te più bello; anche orrendo e irriverente, non giudizio della gente per l'artista è giudicato per poi esser valutato; non è il soldo che fa il quadro, dove spesso arriva il ladro; il giudizio e il suo valore stanno proprio lì nel cuore.

E se il cuor della natura ti può mettere paura questa è arte della vita suggerita e mai finita, come spunto per partire nella vita ad affrontare cose belle e cose brutte ma che sai verran distrutte; ma lo spunto dell'autore è raggiungere il tuo cuore per svegliarlo dal torpore e ridargli un po' d'amore, colorando un po' di te, che lo specchio è un po' di me.