Armiamoci e amiamoci

Avercela con qualcuno a volte porta il beneficio di scaricar la tensione dentro di noi.
Può anche succedere che poi si arrivi a proceder con singolar tenzone, provocando ferite corporali e morali, sconvolgendo i vizi e le virtù incartocciandole nei nostri desideri e passioni. Ahi, le nostre passioni! Ci fanno impazzire! Basterebbe condirle, equilibrandole con qualche spezia aromatica tipo valeriana, rosmarino e salvia, per salvare il salvabile.
Ma a volte non è proprio possibile, perchè manchiamo di sentimento. Passioni senza il sentimento, dunque? Già, proprio così: schizzofrenia del cuore, calata giù dalla mente, che ci aveva mentito riguardo a quel qualcuno con il quale ce la siamo presa senza motivo.

L'arma migliore e sempre vincente, carissimi, è la saliva. 
Sì, proprio quella. Ma non quella che abbiamo già fin d'ora in mente di sputacchiare su qualcuno dei nostri nemici o antipatici prossimi, no, non questa. Ma quella che riusciamo a mandar giù, in noi. Questa è saliva vincente perchè rigenerante: ci fa ricreare dall'interno, da vecchio a nuovo uomo adamico (e evica, anche), perchè blocca la reazione instintiva, ci mette in stasi, ci resetta, per ripartire in altro modo. Generando, in seconda istanza, la virtù della pazienza, che ci permette di procedere di fronte a un'ingiustizia subita attivando un agire chiaro, giusto e equilibrato. Quando appare una spada di Damocle, ecco che la saliva ci passa giù. E' l'inizio dello sputare ricreativo.

Connessi o non connessi, si procede. Lo diceva già la canzone alpina: o con le scarpe o senza scarpe, i miei alpini li voglio qua. Sta di fatto che il cammino migliore avviene sempre nei momenti più cruciali, quelli peggiori a nostro avviso. E i migliori, guarda caso, finiscono sempre nei posti peggiori. Per migliorarli o per migliorare se stessi? L'arma del mistero è sempre a doppio taglio, ambigua e ambivalente. Mentre offende, ti offende; mentre vince, ti vince; e se la perdi, ti perdi, vagando con la bandiera bianca, pronto a ogni resa pur di salvare la vita: l'unica arma che non userai mai, ma che sempre ti userà.