Cashmere

Lo spirito della finezza ha spodestato perfin l'educazione civica, innalzando la tonalità della nobiltà dai livelli della mente, del cuore e dell'animo, a quelli meramente economici e esteriori. Tessuti appariscenti, non importa affatto a chi appartenenti, vengono mostrati sulle pelli di animali intossicati definibili speci umane, ma con molta fatica. Eppure, il velo della velazione e della rivelazione quanto conta con la sua apparenza, e molto più della sostanza! Siamo cashmere viventi, dai rapporti appariscenti.

Intravedere quello che non puoi vedere, o che non ti piace vedere, o che vuoi vedere.
E' possibile oggi, basta un poco di denaro o un dono in natura, comprendente anche qualcosa di te. Chi indossa l'apparenza sa bene di essere prezioso al di là dell'evidenza; ma il mondo di oggi ci dice che indietro non si torna. E quindi, avanti Savoia! Truppe e toppe!

Ogni strappo sarà sempre meno ricucito; si cambia, si getta, si va ad altro: alla novità.
Possiamo avere anche le cose preziose là dove meno pensiamo: l'ultimo modello di cellulare in mano al nullatenente, cose preziose in mano al povero più che in mano al ricco. Il nome loro resta, ma la sostanza viene velata e nascosta dal cashmere dell'ipocrisia. 

La follia diventa sapienza quando è nuda e cruda, come la natura l'ha fatta e creata.
Ogni arricchimento della follia crea sospetto, indizio a sfavore, dando adito alla logica del sotterfugio. Proprio allora la follia perde il valore naturale e piomba nell'abisso della pazzia. E anche il saggio folle si trasforma in un pazzo tiranno, rivestito e nascosto sotto il tessuto prezioso che inganna. Da sempre, d'altronde, il valore di una vita è impregnato di economia.