Il bandolo della matassa

La marmellata è pronta, ma i fanciulli non ne sono degni. 
Guardano altrove, mirano alle lucertole da colpire sul ciglio della via, e si dimenticano del dolce concentrato, centrando appieno il gusto della morte che ha il sapore di una puntura d'insetto. Ahi, generazione incredula, affogata nella melmallata scambiata per marmellata! 
E nessuno a dir loro la differenza tra una fede fatta di credenza e una credenza fattasi mobile, pur restando sempre immobile. Educatori? Genitori? Formatori? Animatori? Solo i tori hanno capacità di informare e di formare alle paure e al coraggio delle tristi corride della vita! E tu, torero in auge, cerca di non farti incornare dal pungiglione delle api che volteggiano attorno alla tua - e fra poco loro - dolce marmellata!

Il colore del fungo si distingue dal sapore.
Se sbagli, cambi colore, e sai che non è il fungo dell'amore, ma il sapore del defungere per colpa della tua aspirazione al fungo. Chi troppo funge, defunge. Non parliamo poi di chi finge. Dice che una cosa è buona, ma finge, proprio come un fungo che finge col suo colore di essere buono, ma poi ti avvelena col suo sapore. E il mondo è pieno di funghi che fingono; è pieno zeppo di defunti che fingono di vivere e crescono come funghi per farti defungere. Non fingere!

Un attimo ti coglie come un atomo.
E' questione di vita o di morte, perchè ti può scatenare la catena nucleare della gioia, ma anche del dolore; un attimo di paura può generare a catena un tempo di eternità; come è vero che un attimo di gioia ti può far gioire in eterno. Ma da che li distinguiamo, se non dal nostro esserci dentro appieno? Bisogna provare, sperimentare, mettersi per un attimo nell'atomo e giocare; o mettersi a giocare con la piccolezza dell'atomo per un attimo. 
E' questione di esperienza, ma sopratutto è certezza di scienza; e le due ce ne danno la coscienza...e la risposta.