Il politico

Salve, 
sono la tegola.
Per voi oggi voglio farvi da regola.
Voglio ricordarvi che se è vero che faccio a voi da protezione,
potrei anche cadere sul vostro capo per ricordarvi l'umiliazione.

Sono sul tetto e da qui non mi dimetto,
potete dir quel che volete di me, ma ora mi trovo da re.
Qui sul tetto vivo allegramente e senza fare proprio niente.
Qualche volta sono scottata, ma con la crema apposita divento abbronzata.

Sono sicura e mi incastro alle altre, 
e tutte insieme formiamo un reggitetto,
e se il tetto verrà un giorno sforato, nessuno si dice che è stato;
lo stato del tetto protegge chiunque alla fin lo sorregge.

Sappiamo che sotto di me si è sicuri,
e se voi credete che duri sarà soltanto sul tetto
lì sotto non so chi ci metto, non certo ci metto gli amici
che stanno sul tetto felici, colombi che spargono giù
a chi prega ed invoca a quassù.

Ed ora lasciateci in pace, in questo sta meglio chi tace,
se avete qualcosa da dire, da noi non dovete venire;
abbiamo già dato fin troppo, evitiamo da voi ogni intoppo,
il popolo un giorno ci ha innalzato sul tetto di questo suo stato
se poi questo stato non è perfetto, non venire a dirlo a noi su questo tetto!