I migliori siamo noi

Comunque sia, c'è sempre un posto libero tra le tribune degli incapaci.
Gli sguardi fissi all'ingiù li fanno apparire come grandi tifosi e appassionati sportivi della vita, ciò che in verità non sono affatto. Ma siccome questo mondo guarda alle apparenze prima ancora che all'inganno, essi appaiono come fenomeni di grande valore, esempi da imitare, supereroi nei confronti dei quali tutti gli altri venuti prima sono costretti a fuggire.

Rifuggire gli sguardi della gente è un esercizio di viltà, per alcuni; per altri, invece, è l'esercizio dell'umiltà che fa crescere. Ma non essendo possibile un giudizio chiaro e netto, tutto rimane nello sporco e nell'immondizia, finchè qualcuno viene a prenderti per riciclarti, a costo di quel che costi, senza badare a spese, trascurando il rispetto e la legge assodata.
Quando guardi su dal basso dell'immondizia, tutto ti può illudere, anche la tua nullità.

L'esercizio dell'intimo non è la prova costume per poter far bella figura sulle spiagge estive.
C'è una strafottenza che non appare più esagerata nè fuori luogo; anzi, fuori luogo e di testa appaiono coloro che voglio essere se stessi, in pienezza di corpo e di anima, con tutti gli aspetti positivi ma anche quelli negativi. La follia è ormai un organo genitale che va coperto con un costume, o mostrato solo in determinati contesti, non è considerata mai per tutti e per tutto.

Diciamo di essere migliori, ma nascondiamo il nostro essere peccatori.
Diciamo di essere peccatori, ma nascondiamo il nostro essere migliori.
E se dicessimo di essere dei migliori peccatori non sarebbe forse progredir nella follia?
Miglioreremmo senza dover mostrare o dire a tutti di essere diventati migliori.
I migliori, comunque sia, siamo noi.