Un giorno Dio mi ha proposto di stare con Lui fino al tramonto.
Perchè proprio io? Non c'era nessun altro che avesse questa ambizione?
Nessuno, mi disse Lui.
Secondo me non era vero, ma gli ho creduto e anche solo per compassione sono andato con Lui.
Un gran casino.
Non saprei da dove iniziare a esporre la giornata trascorsa, e non lo farò, in quanto mi aspettavo almeno qualcosa di sovrumano; invece, tutto è proceduto sotto l'umano, in un modo che dire da schifo nelle situazioni incontrate è dir poco.
E Lui?
Pensate che mi abbia spiegato anche solo un pizzico della sua folle creazione?
Silenzio, sempre vicino; sì, ma in silenzio.
Non vedevo l'ora che venisse il tramonto.
Ne ho viste di tutti i colori.
E non solo nella parte umana, del mondo.
Anche sua, di Lui.
Se non ero ateo, ora lo diventerò.
Non si può non agire, non intervenire, lasciarsi mettere sotto i piedi, e senza motivo!
Gliene ho dette quattro alle quattro del pomeriggio, anche perchè niente pranzo (e lo potrei sopportare), e niente neanche a merenda da mettere sotto i denti!
Basta questa giornata per tutta la mia vita, per rendermi conto di quello che è Dio:...?
Ora che il tramonto mi allunga l'ombra dell'io, mi par quasi un soffio di nostalgia di quel povero diavolo di un Dio, che pensava di farmi vedere qualcosa del suo paradiso o dei suoi mondi, e invece mi son ritrovato senza più un'ombra di dubbio, a pormi domande che mai di me e di Lui mi sarei posto, prima di questo dannato giorno di merda!
